AstrArte
Negli anni di “Astrarte” Bergamo è profondamente coinvolto e sente il fascino dell’estetica cosmogonica, aderisce al movimento nato nel 1974 a Milano fondato dal pittore De Gasperi, esplora il rapporto tra arte e scienza, focalizzandosi su temi come l’energia e la materia che genera l’universo.
Le sue opere si fanno ancora più visionarie e sperimentali, la pittura di Renzo Bergamo acquista sempre più una dimensione intellettuale. I globi, le curve, il movimento delle forme, il concetto d’azione vanno orientandosi da una rappresentazione del microcosmo, alla rappresentazione del macrocosmo, con quel bisogno di abbandonare il nucleo terreno per trasferire la propria idea nel mondo dell’astro e del cosmo.
Opere che saranno oggetto di una mostra a cura di Lorenzo Angelo Crespi, direttore della Pinacoteca di Brera, nello spazio Maimeri nel 2017. Per questa personale Crespi sceglie opere su carta a matita di forte impatto. Di primo acchito, potrebbero sembrare opere minori, scrive Crespi, così spesso viene intesa la grafica, rispetto ad un’intensa precedente e successiva produzione di oli su tela, tecniche miste, acrilici, nei quali prevale invece il colore. In queste opere domina la composizione quasi violenta di un astrattismo che a suo modo e inconsapevolmente vira al gestuale. Con “AstrArte” Bergamo” si distingue dagli altri artisti astratti dell’epoca, nel coniugare la sua ricerca che unisce l’intuizione artistica con quelle che saranno confermate dalle future scoperte scientifiche.